Claudio Malune: 'Il sentiero nelle parole di mio Padre'
Il sentiero nelle parole di mio Padre
Padre,
nella via che affonda
la disperazione della follia
alla follia dell’amoroso trasporto,
di pura sottrazione emotiva il luogo
dove secco spira il vento
che ammortizza i laburni,
padre,
padre mio,
laggiù la colonia di smeraldi intensi
mi chiama a sé con sentito richiamo,
ma è questa la via?
E’ questa?
Padre, è vestita di grigi pendagli
- lei –
di ametiste e crescioni profumati,
e nella sua essenza campagnola
mi tende le sue dita iridate
e inasprisce il mio minuto senso
d’innocenza,
voce che mi grida, e grida, e grida,
implorando insistente,
nella sua mite fragranza,
d’andarla ad amare..
Ma è questa la via?
E’questa?
Padre,
un bandito mi regala il suo pane
credendo in cuor suo che io sia affamato;
la luce dell’amore nei miei occhi, così accecante,
ha forse tratto in inganno anche l’interesse
di questo triste fuorilegge?
Oh, ma ella,
padre mio,
di cordoni screziati decorata,
vestita solo di un milione di spighe denudate dall’ombra
nel ciclo esatto dell’eterno cambio di stagioni
e sfumature,
rimpiazzi profumati e stalattiti non ancora cadute,
oh, lei,
ricamata solo di un milione di conchiglie essiccate,
nella parte di se stessa che ancora non rammenta
il mio nome per intero
è padrona del sentiero che mi accingo a perdere,
della bellezza resa vanto,
dell’orrore reso purezza..
Ma è questa la via che mi implori?
E’questa?
(Claudio Malune)
(dall'Opera "L'Esistenzialismo romantico nella solitudine dell'astore")
Digital Art: theflickerees, 'A thousand steps'