A Media Luz
Non è che festa di ventagli e tanghi
sulla rotonda dove langue il cielo.
Nacchere pigre, perfido metronomo
che assilla un poco il sangue e un po' l'assonna.
Come ci brucia in quest'ora le labbra
l'amaro miele della giovinezza;
e come affonda in un livore d'acque
la minuscola stella che ci piacque...
Ma tu grandiosa ti levi e sorridi
alle nere magnolie della notte.
Volubili fiumane ti gremiscono
le tempie e impugni una spada di luce.
Un grido solo proclama il tuo nome.
Amarti è come un'incoronazione.
(da 'L'amaro miele', Einaudi, 1982)
[ FONTE ]
Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920 – Vittoria, 14 giugno 1996)
[ Poeta, scrittore e aforista italiano. Insegnante, si rivelò tardi alla letteratura pubblicando nel 1981 "Diceria dell'untore ", con cui vinse il Premio Campiello. Con il romanzo "Le menzogne della notte " vinse nel 1988 il Premio Strega. Il suo stile ricercato, ricco e "anticheggiante" gli deriva dall'abilità linguistica e da una vasta cultura. ]
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