Konstantinos Kavafis
Dalle nove
Dodici e mezza. È passato presto il tempo
dalle nove che ho acceso la lampada,
e mi sono seduto qui. Seduto senza leggere,
e senza parlare. Con chi parlare
solo in questa casa.
L'immagine del mio corpo giovane,
dalle nove che ho acceso la lampada,
è tornata risvegliando la memoria
di camere chiuse e profumate,
e di passati piaceri - che piaceri audaci!
E mi ha portato davanti agli occhi
strade divenute sconosciute,
locali pieni di movimento ora chiusi,
e teatri e caffè di una volta.
L'immagine del mio corpo giovane
è tornata riportando memorie di dolore:
lutti di famiglia, separazioni,
affetti dei miei, affetti
dei morti di così poco conto.
Dodici e mezza. Com'è passato il tempo.
Dodici e mezza. Come sono passati gli anni.
(da 'Poesie d'amore e della memoria', Newton Compton, 2006 – Traduzione di Paola Maria Minucci)
[ FONTE ]
Konstantinos Petrou Kavafis, noto in Italia anche come Costantino Kavafis (in greco: Κωνσταντίνος Καβάφης) (Alessandria d'Egitto, 29 aprile 1863 – Alessandria d'Egitto, 29 aprile 1933)
[ Poeta e giornalista greco. Pubblicò 154 poesie, spesso ispirate all'antichità ellenistica, romana e bizantina, percorre, mirando al sublime, i vari gradi di un'esperienza estetica congiunta alla pratica dell'amore omosessuale. ]
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