Ad altezza dei tuoi mutamenti
Il quarto gradino è quello giusto.
Uno, due, tre e quattro!
Il quarto partendo dal basso.
Da qui,
da un così piccolo tratto di piano
che ha una sua lunghezza,
una propria larghezza e una
seppur misurata -e limitata-
altezza,
voltandomi di pochi gradi
appena sopra le mie spalle,
mi riesce di vederti.
Ah, che dono mi hai fatto!
Uno, due, tre e quattro!
Poco più dell'altezza di una spiga
per arrossirmi.
(Claudio Malune)
Foto di: Tsuneaki Hiramatsu