Claudio Malune: 'Poi fui io. Poeta. Così dissero'

Stampa

Poi fui io. Poeta. Così dissero


 

Ho odiato il mio corpo.

Ho odiato il mio corpo sin da fanciullo,

l'ho disprezzato.

Non potendomi diseredare da esso

ne smisi le vesti adamitiche,

mi rimboccai i pensieri furtivi

e diedi potere alle grasse

bocche consolatorie della gente,

mi fagocitarono,

da quelle voraci bocche mi lasciai

inghiottire ed epurare.

Ho odiato il mio corpo.

Ho negato la realtà degli eventi

a cui ambivo, il suono di quei

fermenti giornalieri,

i chiari adagi pomeridiani,

le tristi ombre. Eppure oggi son qui e

mi scopro reale; mi scopro

fertile e terreno, disarmato!

Quei pensieri arrivano perfino

a disprezzare la proiezione astratta

della mente e la sua trascendenza.

La sua trasparenza: dove vuoi che

scalpiti -io- al di fuori

di questa reale alternanza?

Che me ne faccio io di essa?

Dove vuoi che mi rifletta se non in

quell'orizzonte da crepuscolo inondante

che sono i tuoi amabili, amorevoli gesti?


(Claudio Malune)




* 2008: Poesia finalista del Premio Letterario "Il Club degli Autori 2008-2009 Trofeo Umberto Montefameglio" e pubblicata nella relativa Antologia [ISBN: 978-88-6037-7609].




Foto di: Nicolò Puppo


Clicca qui sotto per vedere una galleria di opere di Nicolò Puppo nella mia fan-page su facebook:

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione proprio. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” ed attribuibili a Facebook, Twitter, Pinterest, Google, etc. Se accedi ad un qualunque elemento sottostante o chiudi questo banner, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie, in genere e nel sito e, sapere come disabilitarne l’uso, leggi l'Informativa sull’uso dei Cookie. Informativa Privacy e uso Cookie.

Accetto i Cookie da questo sito.

EU Cookie Information