Dal fiore alla bocca ambrata dell'Elicriso
Il Signore ti ama, amica mia.
Il Signore ti ama.
Volgendo d'attenzioni il tuo corpo fatto stelo
copre l'erba dei tuoi passi
sfumandoli di nostalgia, scuotendo l'aria
che sta sotto il desiderio d'alzarti
e dondolare. Il Signore ti ama, ti ama:
ha donato ai tuoi capelli
il moto folle del mare inquieto e
alle tue mani strette a pugno
la forza di strappar via la rabbia e il fuoco
dagli occhi limpidi del temporale.
Sei il dono che piace alle sere,
la carezza che piace alle notti,
il colore che ammalia lo spazio aperto,
profumato d'attesa, vorace, muto,
come l'impazienza d'un bacio audace
chiesto teneramente e desiderato:
se amare è un crimine,
amica mia,
non esiste pena che può rendere appieno
la giustizia che merita.
(Claudio Malune)
Foto: sigpras, 'best friend'