Giorgio Caproni
... Perch'io che nella notte abito solo
... perch’io, che nella notte abito solo
anch’io, di notte, strusciando un cerino
sul muro, accendo cauto una candela
e riscrivo in silenzio e a lungo il pianto
bianca nella mia mente –apro una vela
timida nella tenebra, e il pennino
che mi bagna la mente...
strusciando che mi scricchiola, anch’io scrivo.
(da 'Il seme del piangere', 1959)
Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990)
[ Poeta, critico letterario e traduttore italiano. Partito come preermetico attirato da uno scabro Espressionismo, approdò a un Ermetismo rivestito di un Impressionismo Idillico. Nella sua poesia canta soprattutto temi ricorrenti (Genova, la madre e Livorno, il viaggio, il linguaggio), unendo raffinata perizia metrico-stilistica a immediatezza e chiarezza di sentimento. ]