Antonio Gala
Nemico intimo
Ci sono sere in cui tutto
profuma di ginepro bruciato
e di terra promessa.
Sere in cui il mare è vicino e si sente
la voce che dice: "Vieni".
Ma qualcosa ancora ci trattiene ancora
insieme agli altri: l'amore, il verbo
transitivo, con il suo piccolo artiglio
di lupo o la sua semplice speranza.
Il momento non è arrivato. La partenza
non si può improvvisare, perché solo
alla fine di una linfa prolungata,
di un sangue lento,
la spiga germoglia
dal seme sepolto
In quelle lunghe
sere in cui quasi si tocca il mare
e la sua musica, ancora
un po' e ci basterebbe
chiudere gli occhi per morire. Il richiamo
viene dal basso, dal luogo
dove l'apparenza del frutto
si sgretola e resta solo la sua dolcezza.
Ma dobbiamo aspettare
ancora: più labbra, più carezze,
l'amore di nuovo, lo stesso, perché
la vita e l'amore vanno insieme
o forse sono solo un'unica
malattia mortale.
Ci sono sere di domenica in cui si sa
che qualcosa si sta consumando nella calda
gioia del mondo,
sere in cui posare sull'erba
la testa non è altro che una calda prova
della morte.
Tutto va bene allora, tutto è ordinato,
E una ferma gioia ci inonda.
È certamente aprile. Le stelle
si voltano verso di noi
per salutarci.
C'è un vuoto preciso
nella terra. Si percepisce
Il battito azzurro del mare. "Questo era quello."
Con cura l'oblio ha iniziato
il suo piccolo lavoro...
E improvvisamente
una bocca cerca la nostra bocca,
e due mani premono le nostre mani e c'è
una voce amorosa
che ci dice: "Svegliati.
Io sono qui. Alzati". E viviamo.
(da 'Nemico intimo', 1959)
[ FONTE ]
Antonio Gala Velasco (Brazatortas, 2 ottobre 1930 – Cordova, 28 maggio 2023)
[ Poeta, drammaturgo e scrittore spagnolo. È conosciuto soprattutto per la produzione teatrale, che oscilla tra lirismo e testimonianza, tra la riflessione su grandi temi, specie di natura morale, e un atteggiamento critico rispetto alla realtà. ]