Claudio Malune: 'Disarmasti il mare socchiudendo le ciglia'

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Disarmasti il mare socchiudendo le ciglia



Il primo respiro che ho dato al mare
prima che imbrunisse,
io non lo ricordo
se non nei tuoi passi salati di crepuscolo.

Quel giorno ti coprivi le spalle col mattino,
il mare specchiava i suoi riflussi
sulla tua tunica d'orbace e non lo ricordo
perché forse tutto era raccontato da uno sguardo,
perduto in uno sguardo,
in un momento che nessuno, chissà,
avrebbe mai descritto prima ma che pulsava,
fioriva di un moto prossimo al cambio di marea;

eppure so che se gonfi il petto e inspiri forte
ancora l'hai dentro fin nel cuore
quel primo ricordo salmastro,
quando dimenticasti tutto per il tempo d'un soffio del litorale
e il dolore che t'eri portata appresso
dimenticato anch'esso, fra la sabbia ammutolita
e il tepore immobile delle prime luci.

Niente colpisce meglio del sole appena levato
quegli occhi così sinceri mentre sbocciavi,
e lì nel sogno della spiaggia
avrei desiderato poter dirti così tante,
disarmanti verità:

'..io non scrivo su niente,
nulla che non sia la pace
di un momento che nasce.
Tu,
tu sei il momento..'



(Claudio Malune)


Gianfranco Mattu, foto ispiratrice della poesia 'Disarmasti il mare socchiudendo le ciglia' (1)


Gianfranco Mattu, foto ispiratrice della poesia 'Disarmasti il mare socchiudendo le ciglia' (2)

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