La Verla mi sedusse corteggiandomi nel roveto
La Verla mi sedusse corteggiandomi nel roveto (2007)
PREFAZIONE
La poesia di Claudio Malune è un inno al paesaggio, alla natura come fonteinesauribile di ispirazione, come somma di elementi che meglio di qualsiasi altro dato reale possono personificare i sentimenti e i desideri, le memorie, i sogni e le impressioni di un Io lirico in continuo divenire. A tratti questa raccolta assume i toni diaristici di una confessione, di una lunga lettera d'amore destinata a chi può risolvere l'enigma, a chi conosce il codice per decifrare i tanti sospiri e le tante llusioni ad un tempo e ad un luogo perfetto, che forse appartiene al passato. La versificazione di Claudio Malune è lieve, leggera come piuma, e accenna all'amore senza mai sciuparlo, esaurirlo. L'autore talvolta tiene sospesi i suoi desideri in un limbo di necessaria irrealizzabilità, è così che il sogno si confonde con la realtà, l'ormai trascorso con ciò che ancora deve accadere. Egli in queste pagine costruisce altresì, parola dopo parola, il suo personale "giardino sentimentale", in cui ognielemento è scelto con cura e i cicli delle stagioni rappresentano il ciclico reiterarsi dell'esperienza, come la sua primavera (speranza, slancio, promessa) che non conosce confini di sorta, che non si esaurisce con il trascorrere dei giorni: