Claudio Malune: 'Chiacchierare desiderandosi'
Chiacchierare desiderandosi
Sono l'ombra di me stesso,
nell'oscurità che cala come piaga
quando stai in silenzio,
io m'eclisso.
Parlare con te -per me-
è un po' come smettere di scappare.
Scendere nudo dal chiasso virulento
del mondo che ho chiuso a chiave,
in quell'interminabile teatro all'aperto
che son le mie fughe;
questo è ascoltarti.
Come un monologo fra due apparenze,
così siamo tu ed io, così puri
son la tua voce ed il mio udito:
non sanno di essere percepiti per stare insieme,
eppure è un miracolo mistico
il loro incrociarsi solitario.
Stan lì, in un altro universo delle nostre retine,
quasi si toccano, e parlano,
parlano. Perché due miracoli
son sempre destinati ad incontrarsi,
e stare aggrappati, pur ignorando
cos'è che di là della parvenza li aspetta.
Parlare con te è un po' tutto questo.
Due miracoli lietamente ingenui
ma illuminati e svegli:
uno che parla, l'altro che ascolta.
Entrambi parte di un'unica,
sensoriale
e insostenibile bellezza.
(Claudio Malune)
Giovanna Lei, foto abbinata alla poesia 'Chiacchierare desiderandosi'