Lambros Porfiras: 'Il paese offuscato'
Lambros Porfiras
Il paese offuscato
Molte volte nell'ora arcana della sera,
quando giro con l'anima grave dei pensieri,
spesso emerge nella solitudine un incorporeo paese,
un paese silenzioso sempre e sempre offuscato.
Le case sue sono chiuse e son vecchie. Rami
sporgono dai poveri cortili in rovina,
sui muri, sulle soglie spuntano erbe
e di verde muffa sono vestiti i tetti.
Così è. Certe case, forse le ho viste nel triste esilio,
altre qui nel borgo, e altre nell'isola mia,
qualcuna sulla strada in riva al mare in anni felici,
e tutte quante, questo paese intero, mi parlano della mia vita.
Ah, mentre m'inoltro nei suoi ingrati vincoli a sera,
nessuno più esiste per venirmi incontro.
Sono l'unico l'ultimo passante io a traversarle.
Ricordi amore: si spegne la scarsa luce e tramonto.
Lentamente del tutto si spegne. E il paese offuscato
insieme ad essa in silenzio sprofonda a me lontano.
Giro curvo. E ahimè, intorno non mi resta
che notte e tenebre e solitudine senza fine.
(da 'Ombre', 1920)
[ FONTE ]
Lambros Porfiras, pseudonimo di Dimitrios Sypsomos (Kardamyla Chio, 1879 - Atene, 3 dicembre 1932)
[ Poeta greco. Uomo malinconico e solitario, cantò nelle sue poesie l'amore, il mare e la natura greca, le taverne e le cose umili. Simbolista, utilizzò però un linguaggio semplice e musicale, dolce e armonico. ]