Givi Alkhazishvili: 'Il duo'
Givi Alkhazishvili
Il duo
Del tutto involontariamente
mi ricordo delle tue carezze
del sole
e del ritmo del tuo respiro
e di noi tutti soli...
Come ti amavo allora, infinitamente
tu, l'anonima coautrice di queste poesie.
* * *
Non sono preoccupato
che tu non possa più vedermi
ma solo che mi chiami
e tenti di farmi ricordare
come bruciavamo allora,
con il nostro camino ardente...
E capisco che la nostra convivenza
era un fumo
che raggiungeva il cielo...
Un fumo che si alzava.
* * *
Nella mia infanzia, avendo la mia parte di cielo,
provavo sempre a imparare a volare.
Adesso non posso più volare nemmeno nei miei sogni
e il mio cielo appoggia sulla terra.
Ma, quando apri gli occhi della mia anima,
tu mi presenti l'intero Universo, io perdo il mio corpo
e sento il mio respiro farsi leggero.
Talvolta lascio la terra e sento il mio cuore così stretto,
che la tristezza di un orfano senza madre
riempie il mio silenzio.
Inspiegabili i tempi in cui Gesù scriveva sulla sabbia.
Scriveva e cancellava, e quello che cancellava
è rimasto eternamente in noi.
[ FONTE ]
Givi Alkhazishvili (Telavi, 26 maggio 1944 – Tbilisi, 6 agosto 2021)
[ Poeta georgiano. Dopo aver servito tre anni nell'Armata Rossa, si laureò a Tbilisi, pubblicando la prima raccolta fortunosamente nel 1972. L'uso di una particolare struttura poetica lo ha fatto definire "poeta metafisico". È stato traduttore di Aleksandr Blok, Vladimir Sergeevič Solov'ëv e Wisława Szymborska. ]