Tamara Kamenszain: 'Scudo di David'
Tamara Kamenszain
Scudo di David
Sotto al suo basco nero
c'è un tetto infiammabile
turbolenze
le nubi rosse del tropico
sventolano furiose
a mezz'asta su l'Avana vecchia
dove nessuno sa dire
dove riposino i resti
ciò che resta di me
mi lascia in balia
del mio personale mausoleo
jinetera
prigioniera dei propri piedi
non aspetto nessuno
e insisto che qualcuno
deve venire
un messia
sul suo basco nero inclinato
l'occhio del ciclone
il manto celestiale che strappa
punte stellate
dagli occhiali di Trockij
schegge che un eroe si affonda
tra il petto e la spalla
una maglietta strappata
fa da scudo.
(da 'Il ghetto', 2012 – Traduzione di Chiara De Luca)
[ FONTE ]
Tamara Kamenszain (Buenos Aires, 9 febbraio 1947 – Buenos Aires, 28 luglio 2021)
[ Poetessa e saggista argentina. Laureata in Filosofia, si dedicò al giornalismo e all'insegnamento della letteratura. Ispirata dalle poesie di Alejandra Pizarnik e Nicanor Parra, fu inserita nella corrente poetica degli Anni '70 chiamata "Neobarocca". ]