Giovanni Titta Rosa: 'Amico inverno'
Giovanni Titta Rosa
Amico inverno
Amico inverno, l'esile bucaneve e il calicanto stupito
ti rallegrano i giorni nitidi, le sere crude e belle;
ma tu non hai fretta e gusti il tempo: i brevi soli, le notti infinite
che s'aprono sulla terra pavesata di stelle.
Favoloso inverno, son esse, le stelle che s'alzano a corone sui monti,
con cui t'accompagni e ragioni fino all'alba lontana;
e attendi che, fioco, tra 'l lento arrivar della luce,
sull'impoverita natura
risusciti il giorno scialbo un tocco di campana.
Rabeschi di geli, nevi abbaglianti, tese braccia
di querci sui colli s'addolciscono al sole che lotta col rovaio;
ma cade la notte rapida, fra lividi guizzi di luce dal cielo,
e appare sul monte brullo la luna di gennaio.
[ FONTE ]
Giovanni Battista Rosa, noto come Giovanni Titta Rosa (Santa Maria del Ponte, 5 marzo 1891 – Milano, 7 gennaio 1972)
[ Poeta, scrittore e critico letterario italiano. Collaborò con il Corriere della Sera, La Stampa, il Corriere Padano, Lacerba. Autore di prose e di poesie, fu insigne studioso di Alessandro Manzoni e commentatore dei "Promessi sposi ". ]