Claudio Malune: 'Diario: Parte 38 - Mill'echi di me stesso'
Diario: Parte XXXVIII - Mill'echi di me stesso
Cedesti mill'echi di me stesso
agli usignoli della canicola
sicura forse ch'io avessi barattato te
alle vacue uniformità che facean del pomeriggio
un rassicurante quanto vago disordine di luci.
(...oggi, velate spoglie,
mi prodigo di voi ai vostri dardi
d'amor zelante,
d'amor capiente..)
Oh, insieme... insieme.
Dov'è che inciampar errando
sulle tue azzimate terre
non sarà più dolore dei sepolcri?
La coltre e i pini ch'ombravan l'edera,
ora questo di te m'è rimasto.
(Claudio Malune)
Marco Curreli, disegno ispirato alla poesia 'Mill'echi di me stesso'