Shamsur Rahman Faruqi: 'Senza titolo'
Shamsur Rahman Faruqi
Senza titolo
Al timido profumato orecchio della notte
lei sussurrò: Quello, quello che è lontano
eppure luminoso davanti a me come il mio cuore
quello che pulsa come una minuscola spina
nelle piante dei miei piedi, nelle guance rosate
dei palmi delle mie mani
quello che è come una pioggia sfuggente sul pascolo del mio corpo
Lui che con il desiderio assassino dei suoi occhi
non mi dà tregua, mi rende impaziente
come chi spera di vedere
un fiore invisibile. Lui
arriva stasera
Ma lui non arrivò neanche quella notte
Come potrebbero i polsi rotti sostenere
tutti quei sogni, tutte quelle promesse,
tutti quei giuramenti di incontrarsi di nuovo?
Come potrebbero gli occhi vitrei
trattenere la forma ardente e tumultuosa,
quelle labbra luccicare
di sangue bollente?
La notte buia non ha visto
niente. E niente ha ascoltato.
Le sue orecchie delicate e i suoi occhi offuscati
non hanno udito o veduto alcun male.
[ FONTE ]
Shamsur Rahman Faruqi (Azamgarh, 30 settembre 1935 – Allahabad, 25 dicembre 2020)
[ Poeta, critico e traduttore indiano di lingua urdu. Maggiore figura del Modernismo, introdusse nella letteratura urdu canoni occidentali, adattandoli all'estetica letteraria araba, persiana e indiana. ]