Eavan Boland: 'Quarantena'
Eavan Boland
Quarantena
Nell'ora peggiore della stagione peggiore
dell'anno peggiore di un intero popolo
un uomo partì dalla workhouse con sua moglie.
Stava camminando – entrambi stavano camminando – verso nord.
Lei era malata per la febbre da carestia e non riusciva a tenere il passo.
Lui la sollevò e la mise sulla schiena.
Camminò così verso ovest e ovest e nord.
Finché sotto stelle gelide al calar della notte arrivarono.
Al mattino entrambi furono trovati morti.
Di freddo. Di fame. Delle tossine di un'intera storia.
Ma i piedi di lei premevano contro il suo sterno.
L'ultimo calore della sua carne fu il suo ultimo dono per lei.
Non lasciate che nessuna poesia d'amore arrivi mai a questa soglia.
Non c'è posto qui per l'inesatta
lode alle facili grazie e alla sensualità del corpo.
C'è solo tempo per questo impietoso inventario:
La loro morte insieme nell'inverno del 1847.
E quello che hanno sofferto. Come hanno vissuto.
E cosa c'è tra un uomo e una donna.
E in quale oscurità essa può essere messa alla più dura prova.
***
Amber
In the worst hour of the worst season
of the worst year of a whole people
a man set out from the workhouse with his wife.
He was walking—they were both walking—north.
She was sick with famine fever and could not keep up.
He lifted her and put her on his back.
He walked like that west and west and north.
Until at nightfall under freezing stars they arrived.
In the morning they were both found dead.
Of cold. Of hunger. Of the toxins of a whole history.
But her feet were held against his breastbone.
The last heat of his flesh was his last gift to her.
Let no love poem ever come to this threshold.
There is no place here for the inexact
praise of the easy graces and sensuality of the body.
There is only time for this merciless inventory:
Their death together in the winter of 1847.
Also what they suffered. How they lived.
And what there is between a man and woman.
And in which darkness it can best be proved.
(da 'Contro la poesia d'amore', 2001)
[ FONTE ]
Eavan Frances Boland (Dublino, 24 settembre 1944 – Dublino, 27 aprile 2020)
[ Poetessa e accademica irlandese. Esordì nel 1966 con "23 Poesie " passando da temi femminili al femminismo. Docente di Letteratura Inglese alla Stanford University, ebbe sempre a cuore l'identità nazionale irlandese e il ruolo delle donne nella storia del suo paese. ]
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