Billy Collins: 'Novembre'
Billy Collins
Novembre
Dopo tre giorni di pioggia continua –
più di cinque centimetri hanno detto alla radio –
ho seguito l'esempio dei monaci
che scrivevano alla finestra, col sole sulla pagina.
Per cinque volte questa mattina,
ho caricato la carriola di legna
e l'ho spinta giù dalla collina verso casa,
e più tardi taglierò il giardino morto
con le cesoie e porterò la polpa morbida
in una fossa nel bosco,
ma ora c'è solo
la mia pagina assolata che è come una poesia
che sto ricoprendo con un'altra poesia
e la cagnetta che dorme sulle piastrelle,
con la testa fra le zampe,
e le zampe posteriori aperte come quelle di una rana.
Com'è sciocco rimpiangere l'infanzia,
volere correre di nuovo in tondo nel cortile,
con le braccia allargate,
fingendo di essere un aeroplano.
Che insensatezza temere tutto quel che abbiamo davanti
quando, giorno e notte, le barche,
forti come cavalli nel vento,
vanno e vengono,
portando qui neonati
e trasportando via i corpi dei morti.
(da 'A vela, in solitaria intorno alla stanza', Fazi Editore, 2013 - Traduzione di Franco Nasi)
[ FONTE ]
William Collins, detto Billy (New York, 22 marzo 1941)
[ Poeta statunitense. Dopo aver insegnato Letteratura Inglese al Lehman College nel Bronx per oltre 50 anni, ora è in pensione. Le sue poesie raccontano con ironia la vita dell’America borghese e suburbana. ]
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