Raffaele Carrieri: 'Paesi bianchi'
Raffaele Carrieri
Paesi bianchi
In testa ho paesi bianchi
E scale a chiocciola.
In testa ho clarini che volano
Più veloci delle rondini
Che tornano dall'Egitto.
E occhi lunghi come barche
Come le barche che vincono
Il campionato dei fiumi.
Ho voci che mi chiamano
In idiomi che non capisco.
Mi chiamano laggiù dalle isole
E mi gettano ponti d'amore.
Ponti di giunco e di piuma
Ho in testa dove passeggiano
I figli dei miei figli
E mia madre è ancora giovane.
In testa ho paesaggi vermigli
Con grandi giocattoli gialli.
In testa ho un cielo aperto
Con angeli a cavallo.
(da 'La civetta', 1949)
[ FONTE ]
Raffaele Carrieri (Taranto, 23 febbraio 1905 – Casoli, 14 settembre 1984)
[ Poeta e scrittore italiano. A quattordici anni abbandonò la città natale e viaggiò imbarcandosi come marinaio su bastimenti mercantili. Tornato in Italia fu per due anni gabelliere a Palermo. "La mia poesia è tutta autobiografica; ispirata a fatti realmente accaduti, a viaggi, a soggiorni in paesi stranieri" scrisse di sé. ]
[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI RAFFAELE CARRIERI ]