Fëdor Tjutčev: 'L'ultimo amore'
Fëdor Tjutčev
L'ultimo amore
Come, noi declinando, il nostro amore
è più tenero e più superstizioso!...
Luce d'addio dell'ultima passione,
luce d'occaso, splendi, splendi!
Già l'ombra ha preso mezzo il cielo,
all'occidente solo era un chiarore:
giorno venuto a sera, indugia, indugia,
e dura, dura ancora, incanto.
Venga pur meno il sangue nelle vene,
la tenerezza non vien meno in cuore...
Ultimo amore, o tu! tu sei
felicità e disperazione.
1852-54
(da 'Poesie', Adelphi, 2011 - Traduzione di Tommaso Landolfi)
[ FONTE ]
Fëdor Ivanovič Tjutčev, o Fyodor Ivanovich Tyutchev (in russo: Фёдор Иванович Тютчев) (Ovstug, 5 dicembre 1803 – Carskoe Selo, 27 luglio 1873)
[ Poeta e scrittore russo. Fu diplomatico per 22 anni, anche a Torino e a Monaco dove conobbe Heinrich Heine e Friedrich Schelling. Non si curò dei propri versi, che furono scoperti dai simbolisti russi a inizio Novecento. ]