Yiannis Ritsos: 'Parola carnale, 10'
Yiannis Ritsos
Parola carnale, 10
Tutti i corpi che ho toccato, che ho visto, che ho preso, che ho sognato,
tutti addensati nel tuo corpo.
O, tu carnale Diotima nel gran simposio dei Greci.
Se ne sono andate le flautiste,
se ne sono andati filosofi e poeti.
I begli efebi dormono già
lontano, nei dormitori della luna.
Tu sei sola nella mia preghiera innalzata.
Un sandalo bianco dai lunghi lacci bianchi è legato alla gamba della sedia.
Sei l'oblio assoluto: sei il ricordo assoluto.
Sei la non incrinata fragilità.
Fa giorno.
Fichi d'India carnosi scagliati dalle rocce.
Un sole rosa immobile sul mare di Monemvasià.
La nostra duplice ombra
si dissolve alla luce sul pavimento di marmo pieno di cicche calpestate,
coi mazzetti di gelsomini infilati negli aghi di pino.
O, carnale Diotima,
tu che mi hai partorito e che ho partorito,
è ora che partoriamo azioni e poesie, che usciamo nel mondo.
Davvero, non scordare quando vai al mercato
di comprare mele in abbondanza,
non quelle d'oro delle Esperidi,
ma quelle grosse e rosse
che quando affondi nella polpa croccante i tuoi splendidi denti resta impresso,
come l'eternità sui libri, pieno di vita, il tuo sorriso.
(da 'Erotica', Crocetti, 1981 - Traduzione di Nicola Crocetti)
[ FONTE ]
Yiannis Ritsos, o Ghiannis Ritsos, o Jannis Ritsos (in greco: Γιάννης Ρίτσος) (Monemvasia, 1 maggio 1909 – Atene, 11 novembre 1990)
[ Poeta greco tra i maggiori del XX secolo. Fu candidato nove volte al Premio Nobel. La sua vita fu animata da un'incrollabile fede negli ideali marxisti e nelle virtù catartiche della poesia. ]
[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI YIANNIS RITSOS ]