Cintio Vitier: 'A te leggo le mie poesie'
Cintio Vitier
A te leggo le mie poesie
A te leggo le mie poesie
perché nascano davvero.
Il loro volto di parole
mi si disegna nel tuo d'amore
per la prima volta, e così protetto
mi duole meno la povertà
illuminata d'affetto.
Emula della dama assorta di Vermeer,
tu fissi sull'ago della bilancia il peso
dell'essenza fuggitiva, che sempre mi sfugge.
La salvazione o la perdizione d'ogni verso
pende dai tuoi occhi, capaci
di saggiare la poesia come il fuoco
saggia la spada.
Tu dici, musa
della mia passione, e della mia lucidità,
l'ultima parola, quella che manca,
come il bacio d'oro della madre
affinché il figlio risorga e io lo accetti.
(da 'Poesia', n° 276, Novembre 2012 - Traduzione di Nicola Licciardello)
[ FONTE ]
Cintio Vitier (Key West, Florida, Stati Uniti, 25 settembre 1921 - L'Avana, 1 ottobre 2009)
[ Poeta, narratore, saggista e critico letterario cubano. Vicino agli inizi al gruppo della rivista "Orígenes ", ha poi virato verso il compromesso politico e sociale sull'orma del poeta nicaraguense Ernesto Cardenal. ]
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