Bartolo Cattafi: 'Arcipelaghi'
Bartolo Cattafi
Arcipelaghi
Maggio, di primo mattino
la mente gira su stessa come
un bel prisma un bel cristallo un poco
stordito dalla luce.
Dal soffitto si stacca
neroiridato ilare il festone
delle mosche,
posa su grandi carte azzurre
riparte e lascia
ronzando isole minime, arcipelaghi
forse d'Africa o d'Asia.
Intanto in cielo sempre più si svolge
la mesta bandiera della luce.
Prima di sera l'unghia
scrosta l'isole
le immagini superflue.
Le carte ridiventano deserte.
(da 'L'osso, l'anima', Mondadori, 1964)
[ FONTE ]
Bartolo Cattafi (Barcellona Pozzo di Gotto, 6 luglio 1922 – Milano, 13 marzo 1979)
[ Poeta italiano. La sua poesia spazia sui dilemmi esistenziali con sensibilità di diarista, spesso con uno sguardo metafisico dove sono protagonisti il vuoto e la solitudine. Nei suoi versi il tema del viaggio è una costante metafora del vivere. ]
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