Manuel Machado: 'Tramonto'
Manuel Machado
Tramonto
Voce del mare: un languido e sonoro
sospiro era in quel vespro... Non volendo
morire il giorno, con artigli d'oro,
alle scogliere s'afferrava, ardendo.
Ma il mare gli protese il suo orizzonte,
e il sole, infine, come in ricco letto,
ne' flutti immerse la dorata fronte,
stemperato in un vortice violetto.
Per il misero corpo dolorante,
per l'anima mia triste, lacerata,
per il rigido cuore sanguinante,
per l'amara mia vita affaticata...,
il mare amato, il mare dolce amante,
il mare, il mare, e sia ogni cosa obliata!...
(da 'Ars moriendi', 1921 - Traduzione di Oreste Macrì)
[ FONTE ]
Manuel Machado Ruiz (Siviglia, 29 agosto 1874 – Madrid, 19 gennaio 1947)
[ Poeta, scrittore e drammaturgo spagnolo, uno dei maggiori poeti della cosiddetta "Generazione del '98", espressione del Modernismo. Fratello maggiore del poeta Antonio Machado, fu segretario di Ruben Darío. La sua opera è stata a lungo trascurata a causa dell'adesione al Nazionalismo durante la Guerra di Spagna. ]