Luigi Fallacara: 'Un giorno in Puglia'
Luigi Fallacara
Un giorno in Puglia
Il barocco di chiese e di palazzi
è bianco e nero come i giorni sazi
divisi dalla notte in parti uguali,
metà vita e metà sonno mortale.
Guardavo il chiaro ed il cupo pensiero,
come l'angelo della cattedrale
che ha un occhio bianco ed ha l'altr'occhio nero.
Al sole per i vicoli tortuosi
aprivano i gerani i rossi irosi,
ma all'ombra, in un canale di miasmi,
vedevo, vita, come l'uomo plasmi.
Sole azzurro di fumi, ombre in recessi,
tagliata a filo netto di coltello;
di qua e di là era pur bello,
nel buio e nella luce, esser lo stesso.
(da 'Celeste affanno', Libreria Editrice Fiorentina, 1952)
[ FONTE ]
Luigi Fallacara (Bari, 13 aprile 1890 – Firenze, 15 ottobre 1963)
[ Poeta e scrittore italiano. Attivo nelle avanguardie letterarie del primo '900, scrisse su Lacerba. Dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale approda alla fede cattolica, vivendo per sei anni ad Assisi e maturando dalla meditazione su San Francesco la sua poesia metafisica confluita in un lirismo mistico che canta l'amore per tutte le creature. ]