Dinos Christianopoulos: 'Pomeriggio'
Dinos Christianopoulos
Pomeriggio
Era bello quel pomeriggio con l'interminabile discussione sul marciapiede.
Gli uccelli cinguettavano, passava la gente, correvano le automobili.
Dalla finestra di fronte si udivano rebetika alla
radio e la figlia del nostro vicino cantava la sua pena.
L'acacia si sfogliava e profumava il gelsomino
e vicino al muro i bambini giocavano a nascondino
e le bambine saltavano la corda —
giocavano vicino al muro e non sapevano della morte,
giocavano vicino al muro e non sapevano del rimorso,
e ho amato molto gli uomini quel pomeriggio,
non so perché, li ho amati molto, come un moribondo.
(da 'Periferia', 1969)
[ FONTE ]
Dinos Christianopoulos, pseudonimo di Konstantinos Dimitriadis (Salonicco, 20 marzo 1931 - Salonicco, 11 agosto 2020)
[ Poeta, romanziere e traduttore greco. Ricercatore di tradizioni folkloristiche, ha esordito nel 1950 con "Stagione di vacche magre ". Tra i suoi temi prediletti il progresso sociale, l'amore omosessuale e l'effimera passione erotica che porta all'umiliazione e alla solitudine. ]