Philippe Jaccottet: 'Sono straniero nella nostra vita'
Philippe Jaccottet
Sono straniero nella nostra vita
Sono straniero nella nostra vita,
perciò a te sola parlo, e in versi strani:
a te, luogo sperato, età fiorita,
nido di paglia e pioggia sopra i rami,
arnia d'acqua che trema al primo albore,
nel buio nuova Dolcezza... (Ma ora è tempo
che i corpi lieti tornino all'amore,
urlino gioia, e una ragazza pianga
fuori, nel freddo. E tu? In città non sei,
non vai incontro alle notti, è l'ora in cui
solo ricordo di una bocca vera
sono i miei versi...) O frutti maturi,
fonti di vie dorate, parchi d'edera,
solo a te parlo, mia assente, mia terra...
(da 'Il gufo', 1953 - Traduzione di Fabio Pusterla)
[ FONTE ]
Philippe Jaccottet (Moudon, 30 giugno 1925 – Grignan, Francia, 24 febbraio 2021)
[ Poeta, scrittore, traduttore e critico letterario svizzero di lingua francese. La sua poesia si sforza di trovare una relazione con la natura e il mondo, cercando di preservare l'emozione di fronte alle cose viste, lavorando ora sul percepito ora sul sentito. ]