Jon Juaristi: 'Camera d'autunno'
Jon Juaristi
Camera d'autunno
È qui l'autunno, con la sua voce di cenere,
a sconfortare i sogni, a coprire di foglie
immagini spezzate che il cuore conosce.
Davanti casa piangono le canne sferzate
dal vento della notte, e sale fino alla mia stanza
l'odore inquietante della terra bagnata.
Conosco questo olezzo di carne tumefatta,
di desiderio impossibile: è la stagione della paura.
La vita rovina come una torre fragile.
Amore, un dio decrepito viaggia verso Vinograd.
Sento nella pioggia i suoi passi insicuri
e un bastone che colpisce gli alberi morti.
(da 'Diario di un poeta stanco da poco', 1985)
[ FONTE ]
Jon Juaristi Linacero (Bilbao, 6 marzo 1951)
[ Poeta, saggista e traduttore spagnolo. È stato direttore della Biblioteca Nazionale di Spagna tra il 2000 e il 2001 e dell'Istituto Cervantes dal 2001 al 2004. Partita dall'avanguardia del gruppo Pott, la sua poesia è influenzata da Miguel de Unamuno, Blas de Otero e Wystan Hugh Auden. ]