Nikifòros Vrettàkos: 'Coinquilini'
Nikifòros Vrettàkos
Coinquilini
C'è anche chi mi ha visto di notte
aggirarmi con una lanternina fioca
e illuminare a uno a uno gli alberi
del mio giardino (c'era vento, pioveva,
era buio) per vedere se hanno paura
o hanno freddo, come facevo un tempo
con i miei figli. C'è anche chi
poi mi ha sentito andar via
mormorando: "Grazie a Dio, stiamo
tutti bene".
(da 'Il pianeta visibile', 1983 - Traduzione di Gilda Tentorio)
[ FONTE ]
Nikifòros Vrettàkos, o Nikiforos Vrettakos (in greco: Νικηϕόρος Βρεττάκος) (Krokeès, Laconia, 1 gennaio 1912 - Atene, 4 agosto 1991)
[ Poeta e scrittore greco. Partito per Atene alla scoperta del mondo, ne fu deluso. Prese parte in prima linea alla Seconda Guerra Mondiale e alla resistenza. Espulso dal Partito Comunista per il suo umanesimo di pace, visse in esilio la dittatura dei colonnelli. Tra le sue opere: "Le smorfie dell'uomo " (1940), "L'abisso del mondo " (1961), "Itinerario " (1972), "Protesta " (1974), "Eliotropio pomeridiano " (1977), "La filosofia dei fiori " (1988). ]
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