Marco Antonio Madrid: 'Dagherrotipo per un ricordo'
Marco Antonio Madrid
Dagherrotipo per un ricordo
Dicembre è un fiume che viene da lontano,
da chissà quale allegria,
da chissà quale colore.
Ci porta la sua acqua miracolosa. E noi lo riempiamo
di presepi,
di comete e candelabri che navigano verso il sole.
Dicembre è un albero dalle minuscole foglie,
è un pane dolce ma è anche la solitudine
di chi aspetta al freddo
con un lungo fiato di alcol nel suo cuore.
Dicembre è l'aroma della polvere pirica nella nebbia,
è un giradischi con una vecchia canzone.
"Se ne va dicembre, è già l'anno nuovo".
Dicembre è una folla: la vecchia prega
il bambino piange...
Alcuni ragazzi ballano, alcuni cantano, un altro
vuota un bicchiere di liquore. Dicembre è l'abbraccio profondo
di chi torna da un posto lontano macchiato di nostalgia
e solitudine,
è la mezzanotte annunciata da un suono di campane
attenuate
dagli scoppi dei fuochi d'artificio in un cielo a colori.
In questa folla ci sono grida, promesse
parole di esultanza...
Con questa folla dividi la speranza.
In questa folla mutevole c'è il tuo volto, c'è la tua voce.
"E senti che tutto finisce, che scorre la vita,
che corrono gli anni,
che se ne va dicembre". Il giradischi non smette di suonare.
Ieri un uomo ha seppellito il figlio morto. Oggi da solo
viene a piangerlo.
Il vento della notte si fa più intenso.
La pioviggine cade senza sosta.
(da 'La voce segreta delle acque', 2010)
[ FONTE ]
Marco Antonio Madrid (San Nicolas, 1968)