Leonardo Sinisgalli: 'Lapide'
Leonardo Sinisgalli
Lapide
Non è un orto
o un giardino
il cimitero
dove io sono sepolto.
È un luogo assorto,
un muro,
Ogni bene è scontato,
ogni debito pagato
e il nome tutelato.
Mio amico, fratello,
contami i vecchi giuochi,
il fumo, i fuochi antichi.
Prendi di me l'effige,
le rughe, la fuliggine,
le lacrime, la ruggine.
Non è un orto
o un giardino
il cimitero dove io sono sepolto.
È un regno spento, muto.
Qui l'amore è perduto.
Qui la festa è finita.
(da 'L'età della luna', Mondadori, 1962)
[ FONTE ]
Leonardo Rocco Antonio Maria Sinisgalli, più semplicemente Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981)
[ Poeta, saggista e critico d'arte italiano. Noto come 'Il poeta ingegnere' per il fatto che lavorò per Olivetti e Pirelli e per aver fatto convivere nelle sue opere cultura umanistica e cultura scientifica. Fondò e diresse la rivista "Civiltà delle macchine". ]