Nikifòros Vrettàkos: 'La poesia e la vita'
Nikifòros Vrettàkos
La poesia e la vita
Non finisce la poesia, come
non finisce anche il cielo. Come le ore di Dio
e le rotazioni del nostro pianeta. I riverberi della vita
conservano la sua forma nella poesia. Finché
andrà e tornerà il mare, finché
nasceranno fiori e colori, finché
gli uomini si daranno l'un l'altro la mano
esisterà anche la poesia.
La poesia nasce
insieme alle cose, insieme all'amore,
insieme al dolore. Per esempio,
di molte mie pagine la poesia è nata
insieme ai tuoi occhi.
(da 'L'abisso del mondo', 1961 - Traduzione di Gilda Tentorio)
[ FONTE ]
Nikifòros Vrettàkos, o Nikiforos Vrettakos (in greco: Νικηϕόρος Βρεττάκος) (Krokeès, Laconia, 1 gennaio 1912 - Atene, 4 agosto 1991)
[ Poeta e scrittore greco. Partito per Atene alla scoperta del mondo, ne fu deluso. Prese parte in prima linea alla Seconda Guerra Mondiale e alla resistenza. Espulso dal Partito Comunista per il suo umanesimo di pace, visse in esilio la dittatura dei colonnelli. Tra le sue opere: "Le smorfie dell'uomo " (1940), "L'abisso del mondo " (1961), "Itinerario " (1972), "Protesta " (1974), "Eliotropio pomeridiano " (1977), "La filosofia dei fiori " (1988). ]
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