Ján Zambor: 'Scrivania'
Ján Zambor
Scrivania
Una scrivania, intravista
nel vecchio garage di una casa abbandonata
e silenziosa, sdraiata
su un fianco, portata
via da qualche parte, finora
inutile,
ma forte come una quercia,
liscia come un foglio;
che intenso desiderio
di restare qui,
di accarezzarla con un panno delicato,
di portarla solennemente a casa,
di accomodarmi ad essa, così grande,
di posarvi un piattino con una tazza tintinnante,
di lucidarla con i gomiti, le palme delle mani e le dita,
o con la faccia,
di sperimentare piaceri
da eremita.
Sicuramente fiorirebbe, darebbe foglie,
frutti.
Bue degli antenati,
tirerebbe un carico pesante,
trarrebbe dal fango un carro impantanato.
Buon cavallo fedele degli antenati,
mi condurrebbe
galoppando nel paesaggio,
le nostre teste al vento.
[ FONTE ]
Ján Zambor (Tušická Nová Ves, 9 dicembre 1947)