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Lunedì 09 Dic 2024
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Gustavo Adolfo Bécquer: 'Rime - 07. VII - Del salotto nell'angolo buio'

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Gustavo Adolfo Bécquer

VII.



Del salotto nell'angolo buio,
dal suo padrone forse dimenticata,
silenziosa e coperta di polvere,
si vedeva l'arpa.

Quante note dormivano sulle corde,
come uccelli che dormono sui rami,
sperando la mano di neve
che sa come strapparle!

Ahi! - pensai - Quante volte il Genio
così dorme nel fondo dell'anima,
e una voce, come Lazzaro, aspetta .
che gli dica: «Alzati e cammina!».


***

Rima VII


Del salón en el ángulo oscuro,
de su dueña tal vez olvidada,
silenciosa y cubierta de polvo
veíase el arpa.

¡Cuánta nota dormía en sus cuerdas
como el pájaro duerme en las ramas,
esperando la mano de nieve
que sabe arrancarlas!

—¡Ay! —pensé—; ¡cuántas veces el genio
así duerme en el fondo del alma,
y una voz, como Lázaro, espera
que le diga: «¡Levántate y anda!»


(da 'Rime', 1871 – Traduzione di Marina Cepeda Fuentes)


[ FONTE ]


Gustavo Adolfo Domínguez Bastida, più noto come Gustavo Adolfo Bécquer (Siviglia, 17 febbraio 1836 – Madrid, 22 dicembre 1870)


[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI GUSTAVO ADOLFO BÉCQUER ]

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