Liu Xiaobo: 'Gigli nella notte del 4 giugno'
Liu Xiaobo
Gigli nella notte del 4 giugno
Diciassettesimo anniversario
Pechino. A casa mia. 24 maggio 2006
Sono passati diciassette anni
ed ecco ancora un altro 4 giugno
e un'altra spaventosa notte che discende nera.
La vita di un anno
viva vita vissuta
diventa tutt'a un tratto foglia secca
che penzola agli albori del sole rinascente.
Grato sono a Liu Xia, mia moglie,
che ogni anno il 4 giugno
torna a casa portando un mazzo di gigli bianchi.
Era quest'anno di diciassette steli.
I gigli nel cuore della notte nera
maculano i campi delle anime morte.
Splendente bianchezza dei fiori
splendente sbocciare dei petali
splendente verdeggiare delle foglie
splendente fragranza lieve.
Sono offerte di ricordo e pentimento.
La morte non può serrare gli occhi
al solo vivo bianco splendente bagliore
che perfora l'annerita coscienza della nazione.
I gigli imprigionati nella tenebra
sono la luce delle anime morte.
Schiudo l'animo mio
per guardare l'arrivo delle loro madri
per guardare nel Victoria Park-
per guardare in tutti gli angoli del mondo
ove sfavillano candele per le anime morte.
Mentre la libertà svanisce
i gigli calati nella tenebra
sono come un colloquio fra il Tempo e le anime defunte.
Il lucore delle fiammelle ardenti per le preghiere ai morti
abbaglia avvampa estingue il Vuoto che ho di fronte.
Mimiche irrigidite
sotto polvere che soffoca e annienta anche il suono dei canti.
Occhi sbocciano ancora quasi fossero fiori
per offrire la faccia a una carezza devastante.
Ci vuole proprio una durevole tenacia
un intelletto che non ceda un passo
così che per le terre desolate
s'aprano ovunque i dorati girasoli
d'un frenetico Van Gogh.
Van Gogh che semina nel sole
Van Gogh che usa colori volteggianti da riempire orecchi
Il Van Gogh trionfatore che è passato per Inferno e Paradiso.
Un maligno risveglio
avvelena di disperazione ogni singolo momento
intriso nella notte fonda.
I gigli sbocciano con pallido chiarore
fiori caduti della silente primavera
mi traggono dal mezzo di una voragine abissale.
(da 'Elegie per il 4 giugno', 2012 - Traduzione di Francesco Palmieri)
[ FONTE ]
Liu Xiaobo (劉曉波T, 刘晓波S, Liú Xiǎobō) (Changchun, 28 dicembre 1955 – Shenyang, 13 luglio 2017)
[ Premio Nobel per la Pace 2010 ]