Nikifòros Vrettàkos: 'Piccoli inni di ode al sole, III'
Nikifòros Vrettàkos
Piccoli inni di ode al sole, III
Se parlo così spesso del sole
non è perché ero un bambino
nudo e mi ha vestito.
Così
mi comandano gli alberi che lo
trasformano in fiori, e le api che
a goccia a goccia lo versano senza posa
nelle loro celle. E me lo ordina anche
il cuore, che ha dentro
un piccolo affluente, una vena
tutta mia, da cui il sole stilla
senza posa poesie.
(da 'L'occhio di luce del sole', 1961 - Traduzione di Gilda Tentorio)
[ FONTE ]
Nikifòros Vrettàkos, o Nikiforos Vrettakos (in greco: Νικηϕόρος Βρεττάκος) (Krokeès, Laconia, 1 gennaio 1912 - Atene, 4 agosto 1991)
[ Poeta e scrittore greco. Partito per Atene alla scoperta del mondo, ne fu deluso. Prese parte in prima linea alla Seconda Guerra Mondiale e alla resistenza. Espulso dal Partito Comunista per il suo umanesimo di pace, visse in esilio la dittatura dei colonnelli. Tra le sue opere: "Le smorfie dell'uomo " (1940), "L'abisso del mondo " (1961), "Itinerario " (1972), "Protesta " (1974), "Eliotropio pomeridiano " (1977), "La filosofia dei fiori " (1988). ]
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