Nikifòros Vrettàkos: 'Il labirinto'
Nikifòros Vrettàkos
Il labirinto
Scorrono i miei giorni veloci uno dopo l'altro,
come uccelli che si inseguono nel tramonto
di un deserto, si confondono, cadono l'uno
sull'altro, si urtano – crollano,
diventano un corpo solo i miei giorni. Si incastrano
nelle domeniche i lunedì, si scompigliano i mesi
come nel mazzo le carte: marzo
e subito dicembre, e poi agosto,
si gelano le dita della mano
mentre vago a tastoni nel labirinto, per mettere
dopo la domenica il lunedì, o aprile
prima di maggio. Per avere la settimana
divisa di nuovo in giorni e notti.
(da 'Pietà', 1968 - Traduzione di Gilda Tentorio)
[ FONTE ]
Nikifòros Vrettàkos, o Nikiforos Vrettakos (in greco: Νικηϕόρος Βρεττάκος) (Krokeès, Laconia, 1 gennaio 1912 - Atene, 4 agosto 1991)
[ Poeta e scrittore greco. Partito per Atene alla scoperta del mondo, ne fu deluso. Prese parte in prima linea alla Seconda Guerra Mondiale e alla resistenza. Espulso dal Partito Comunista per il suo umanesimo di pace, visse in esilio la dittatura dei colonnelli. Tra le sue opere: "Le smorfie dell'uomo " (1940), "L'abisso del mondo " (1961), "Itinerario " (1972), "Protesta " (1974), "Eliotropio pomeridiano " (1977), "La filosofia dei fiori " (1988). ]
[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI NIKIFÒROS VRETTÀKOS ]