José María Álvarez: 'Persecuzione e assassinio di Billie Holiday'
José María Álvarez
Persecuzione e assassinio di Billie Holiday
Nelle notti di ubriachezza, piangeva la sua sventura
la sua solitudine in questo inferno.
— Alejo Carpentier —
Amore che in una solitudine di perla
Velò il mistero della sua nobiltà.
— Leopoldo Lugones —
Dictes-moy où, n'en quel pays,
È Marlene Dietrich, la donna d'oro,
Blue Lu Barker, Lizzie Miles,
Battone di seta e di ore piccole,
Bessie Smith che bruciava la morte,
Tesa e magnifica,
Nella sua nuvola di alcool e marijuana?
E noi che tanto le amammo?
Dov'è Edith Piaf,
Franta in uno specchio di lampi,
Che coronò l'amore sulla miseria?
Ci accompagnò spesso in notti così scure.
E dov'è «Ma» Rainey
L'austera figlia della Georgia
Che intonava il blues come Villon doveva recitare?
Ma noi che tanto le amammo?
Judy Garland, la sua luce meravigliosa
Che smorzandosi chiuse il tempo della nostra gioventù,
Maria Callas, Concha Piquer, Zarah Leander,
Lil Green e la gran festa dei disperati.
E Billie Holiday, la cameriera dei bordelli,
Che assassinarono a New York?
Dove sono, oh notte enorme?
Ma noi che tanto le amammo?
No, non domandare stanotte
Dove sono, né mai,
Che queste parole non ti turbino il cuore:
E noi che tanto le amammo?
(da 'Museo delle cere', 1974)
[ FONTE ]
José María Álvarez (Cartagena, 31 maggio 1942 – Cartagena, 7 luglio 2024)
[ Poeta, saggista e narratore spagnolo. È traduttore di Konstantinos Kavafis, Friedrich Hölderlin, Robert Louis Stevenson, William Shakespeare, François Villon e Thomas Stearns Eliot. L'opera principale di Álvarez è "Museo delle cere ", un lavoro in corso da molti anni nel tentativo di completare un libro unico e onnicomprensivo. ]