Giorgio Bàrberi Squarotti: 'Gramigna'
Giorgio Bàrberi Squarotti
Gramigna
Nell'orto, il vecchio professore strappa
la gramigna, le radici delle viti
selvatiche, ossa e crani un po' sbrecciati,
poi il turgore ardente per coltivare
delle fragole, fragilità
candida di un ciliegio, la speranza
delle future mele rosse, l'oro
dei fiori, dell'alloro, il melograno
e tutte le altre immagini del tempo
ch'egli crede con la primavera
trionfalmente si rinnovi. Oh fede
vana della ragione più che voce
vuota nell'ombra di un cespuglio debole,
neppure appare un nome che lì voglia
mostrarsi un poco per fargli capire
che il tempo non esiste, ma soltanto
l'attimo eterno del bel corpo nudo.
Firenze, 28 aprile 2002
(da 'Le vane nevi', 2002)
[ FONTE ]
Giorgio Bàrberi Squarotti (Torino, 14 settembre 1929 – Torino, 9 aprile 2017)
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