Juan José Saer: 'Per Clodia (Lesbia) al cabaret'
Juan José Saer
Per Clodia (Lesbia) al cabaret
I tuoi occhi tuttavia brillavano di recenti allucinogeni
fugaci e leggeri come due ceri nell'ombra.
Cullavi un lupo nel cuore, oh Clodia amatissima, oh Lesbia.
Abbandonato scelgo il tuo lato buono: tra le luci
minime, le atroci, simile a meteora,
la tua testa ballava e dilatava con croci verdi
il chiarore. Abbandonato scelgo
il tuo lato triste: talora, come Dio, non sei
da nessuna parte; allora chiudi
gli occhi, oh Lesbia, e tremi come queste
grandi foglie tropicali bagnate. Abbandonato
scelgo il tuo lato essenziale: non torni mai,
sei come una morta ostinata, tu,
la cupa padrona dell'essere stato. Abbandonato
scelgo il tuo lato rivolto a me: qualcosa nel tuo viso
è il contrario del tuo cuore.
(da 'El arte de narrar: poemas, 1960/1975', 1977)
[ FONTE ]
Juan José Saer (Serodino, 28 giugno 1937 – Parigi, 11 giugno 2005)
[ Poeta e scrittore argentino. È ritenuto uno dei più importanti ed influenti autori della letteratura latinoamericana e della letteratura in lingua spagnola del XX secolo. Spazio e tempo sono i temi principali della sua opera. ]