Glauce Baldovin: 'Libro di Lucía, XXVII'
Glauce Baldovin
Libro di Lucía, XXVII
È arrivato il mio amante. L'inverno.
Con fragili piedi cammino sulla brina
la schianto con i fiori, in cattedrali,
in un'erba tenace che si aggrappa alla terra.
Bagno le mani nell'acqua e diventano viola,
parlo, e un vapore celeste mi esce dalla bocca.
Sono ammaliata!
L'inverno mi incanta.
Lui, il mago del sonno,
lui che addormenta le piante e tutti gli animali,
mi sveglia, mi strega, mi trasforma
nell'antica ragazza
e poi scappa.
(da 'Libro di Lucía', 1986)
[ FONTE ]
Glauce Baldovin (Río Cuarto, 1928 - 1995)