Giorgio Vigolo: 'Cocchio'
Cocchio
Buio mattino di novembre, spenta
giornata in acque uguali:
andare
su carrozze trainate
da neri galoppi
in campagna.
Sole non rompe mai
dai nuvoli tetri. Qui stanno
da ognuno obliati i boschi:
padrone
che mi fece di tante terre immense?
Riverso sul bruno
cocchio,
regno questo paese
deserto in piogge eterne.
(da 'Conclave dei sogni', 1935)
[ FONTE ]
Giorgio Vigolo (Roma, 3 dicembre 1894 – Roma, 9 gennaio 1983)
[ Poeta e scrittore italiano, esponente della "Scuola Romana". Le sue poesie hanno un gusto barocco e classicheggiante del paesaggio, soprattutto di quello romano. Profondo conoscitore di Giuseppe Gioachino Belli, tradusse "Maestro Pulce " di Ernst T. A. Hoffmann e le poesie di Friedrich Hölderlin. ]