José Carlos Llop: 'La tentazione del geometra'
José Carlos Llop
La tentazione del geometra
Sono un letterato ma amo la geometria:
la losanga di Michaelis, le semisfere
delle natiche e la loro sacra ellissi,
la rigonfia perfezione della vulva
o la curva del pube, che adoro,
come la linea che si incrocia dietro
il ginocchio, o la tangente obliqua
della nuca. Amo le sfere
come albicocche o susine,
la baia tra il collo e la spalla,
i dolci ruscelli all'interno
dei polsi e lo splendore
del Bosforo tra le gambe,
con Istanbul in fondo e l'Asia
dietro. Poiché sono un letterato
so che la tentazione segreta
del geometra è la geografia:
disegnare le carte nautiche
su una pelle sconosciuta,
indugiare sulla tesa
parabola del capezzolo,
segnare le coordinate
e i loro confini e conoscere il caldo
tropicale di quei posti,
da dove uccelli bianchi
salgono dalle mangrovie
e si alzano in volo, cantando:
ultima magia della simmetria.
(da 'La vida distinta', 2014)
[ FONTE ]
José Carlos Llop Carratalá (Palma di Maiorca, 1956)