Jaime Sabines: 'Lento, amaro animale'
Jaime Sabines
Lento, amaro animale
Lento, amaro animale
che sono, che sono stato,
amaro dal nodo di polvere e acqua e vento
che nella prima generazione dell'uomo si appellava a Dio.
Amaro come i minerali amari
che nelle notti di completa solitudine
- maledetta e fallimentare solitudine
senza nessuno -
salgono alla gola
e, croste di silenzio,
asfissiano, uccidono, risuscitano.
Amaro come l'amara voce
prenatale, presostanziale, che disse
la nostra parola, che percorse il nostro cammino,
che morì la nostra morte,
e che in qualsiasi momento ritroviamo.
Amaro dal di dentro,
da ciò che non sono,
- la mia pelle come la mia lingua -
dal primo essere vivente,
annuncio e profezia.
Lento dai secoli,
remoto – niente vi è più indietro -,
lontano, discosto, sconosciuto.
Lento, amaro animale
che sono, che sono stato.
(da 'Horal', 1950)
[ FONTE ]
Jaime Sabines Gutiérrez (Tuxtla Gutiérrez, 25 marzo 1926 – Città del Messico, 19 marzo 1999)
[ Poeta e politico messicano. Noto come "cecchino della letteratura", la sua poesia tendeva a trasformare la letteratura in realtà. I suoi scritti si basavano sulla sua presenza in vari luoghi quotidiani. ]
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