Umberto Eco: 'Dante'
Umberto Eco
Dante
Dirò di detti dal desir dittati.
Dirò di donna deificata.
Dirò di demotico dictamine.
Dopo dirò di dannate dimore di Dite
(di divorator di discendenti),
di dolcissimi dolenti
(dodici + dodici dignitari Dodecannesi),
di devoti Dottori
dicenti di Degnità di Dio.
Dopodiché dirannomi divino.
Dopotutto desideravo dicessermelo.
(da 'Il secondo diario minimo', Bompiani, 1992)
[ NOTE: la poesia è una descrizione del poeta Dante Alighieri, 1265-1321, in tautogramma (ovvero utilizzando la lettera D iniziale di ogni parola) ]
[ FONTE ]
Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932 – Milano, 19 febbraio 2016)
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