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Venerdì 19 Apr 2024
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Primo Levi: 'Agave'

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Primo Levi

Agave



Non sono utile né bella,
non ho colori lieti né profumi;
le mie radici rodono il cemento,
e le mie foglie, marginate di spine,
mi fanno guardia, acute come spade.
Sono muta. Parlo solo il mio linguaggio di pianta,
difficile a capire per te uomo.
È un linguaggio desueto,
esotico, poiché vengo di lontano,
da un paese crudele
pieno di vento, veleni e vulcani.
Ho aspettato molti anni prima di esprimere
Questo mio fiore altissimo e disperato,
brutto, legnoso, rigido, ma teso al cielo.
È il nostro modo di gridare che
Morrò domani. Mi hai capito adesso?

10 settembre 1983


(da 'Ad ora incerta', Garzanti, 1984)


[ FONTE ]


Primo Michele Levi (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987)

[ Poeta, scrittore, partigiano e chimico italiano, autore di racconti, memorie, poesie e romanzi. Arrestato dalla milizia fascista il 13 dicembre 1943, fu rinchiuso nel campo di Fossoli e poi ad Auschwitz. Raccontò la terribile esperienza in "Se questo è un uomo ", "La tregua " e "I sommersi e i salvati ". ]


[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI PRIMO LEVI ]

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