Ugo Foscolo: 'Alla sera'
Ugo Foscolo
Forse perché della fatal quiete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquiete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
[ GUARDA LA VIDEO-POESIA OMONIMA RECITATA DA VITTORIO GASSMAN ]
Ugo Foscolo, nato Niccolò Foscolo (Zante, Grecia, 6 febbraio 1778 – Londra, Regno Unito, 10 settembre 1827)
[ Poeta e scrittore italiano, tra i massimi esponenti del Neoclassicismo e del primo Romanticismo, corrente nella quale si inserisce "Ultime lettere di Jacopo Ortis ", considerato il primo romanzo italiano moderno. ]