William Butler Yeats: 'La canzone di Aengus l'errante'
William Butler Yeats
La canzone di Aengus l'errante
Andai in un bosco di nocciòli
perché un fuoco mi bruciava nella testa,
e tagliai e pelai una verga di nocciòlo,
ed attaccai una bacca in fondo a un filo;
e quando le bianche falene si levarono sull'ali
e vacillando vennero come falene le stelle,
gettai la bacca in un ruscello
e pescai una piccola trota d'argento.
Quando l'ebbi posata sul suolo
soffiai sul fuoco per ravvivarlo,
ma qualcosa sul suolo si agitò,
e qualcuno mi chiamò per nome: la trota
s'era fatta una splendida fanciulla
con fiori di melo fra i capelli,
che mi chiamò per nome e corse via
e scomparve per l'aria scintillante.
Sebbene errando mi sia fatto vecchio,
errando per valli e colline,
scoprirò dove mai se n'è fuggita,
e bacerò le sue labbra, le prenderò le mani;
e coglierò, finché i tempi non siano finiti,
le mele d'argento della luna,
le mele d'oro del sole.
(da 'The Wind among the reeds', 1899)
[ FONTE ]
William Butler Yeats (Dublino, 13 giugno 1865 – Roquebrune-Cap-Martin, 28 gennaio 1939)
[ Poeta, drammaturgo, scrittore e mistico irlandese. Spesso indicato come W. B. Yeats, fu anche senatore dello Stato Libero d'Irlanda negli anni venti. Fu insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1923 "per la sua poetica sempre ispirata, che con alta forma artistica ha dato espressione allo spirito di un'intera nazione". ]
[ Premio Nobel 1923 ]