Catullo: 075 - 'Carme LXXV: Così per colpa tua, mia Lesbia'
Catullo
Carme LXXV:
Così per colpa tua, mia Lesbia
Così per colpa tua, mia Lesbia,
mi è caduto il cuore
e così si è logorato nella sua fedeltà,
che ormai non potrebbe più volerti bene
anche se fossi migliore
o cessare d'amarti
per quanto tu faccia.
***
Carme LXXV:
Huc est mens deducta tua mea, Lesbia, culpa
Huc est mens deducta tua mea, Lesbia, culpa,
Atque ita se officio perdidit ipsa suo,
Ut iam nec bene velle queat tibi, si optuma fias,
Nec desistere amare, omnia si facias.
(da 'Carmina' – Traduzione di Mario Ramous)
[ FONTE ]
Gaio Valerio Catullo (in latino: Gaius Valerius Catullus) (Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.)
[ Poeta romano. È noto per l'intensità delle passioni amorose espresse, per la prima volta nella letteratura latina, nel suo "Catulli Veronensis Liber ", in cui l'amore ha una parte preponderante, sia nei componimenti più leggeri che negli epilli ispirati alla poesia di Callimaco e degli Alessandrini in generale. ]